Sembra che le presenze turistiche nel comprensorio di Castelnovo ne' Monti siano state persino superiori a quella che è la capacità ricettiva.
Gli alberghi hanno fatto il pieno ma le cose, pur positive, sollevano anche elementi di criticità.
Gli alberghi esistenti non sono in grado di accogliere tutte le presenze che, nel periodo post-pandemico, si sono rivelate superiori alle attesse.
Le persone hanno ricominciato a viaggiare ed anche l'Appennino Reggiano è diventata una meta per passare qualche giorno in tranquillità.
Purtroppo molti alberghi, nel comprensorio montano, hanno chiuso negli ultimi decenni, tanto che le persone che non hanno trovato posto a Castelnovo Monti, paese in cui si concentra il maggior numero di alberghi, hanno faticato non poco a trovare sistemazione altrove.
Negli anni scorsi molti alberghi hanno chiuso i battenti, specie quelli della zona del Crinale, dove poco alla volta tutti i servizi sono scomparsi lasciando una sorta di deserto sociale.
Per fortuna anche la ricettività privata, quella fatta di seconde case e Bed and Breackfast , si è messa in gioco ed ha ovviato, per quanto possibile, alla scarsità di ricettività alberghiera.
Purtroppo molte seconde case non si presentano sempre in condizioni tali da accogliere persone, per tutta una serie di ragioni.
Le case devono essere immediatamente abitabili, con tutti gli allacci e fornite dei comfort di base, magari anche una connessione Internet.
Se l'offerta di case in vendita è abbastanza buona, quella di case in affitto latita.
Per questo ho anche pensato di creare un gruppo Facebook dove i privati possano proporre le loro abitazioni, in vendita o in affitto, in tutto l'Appennino Reggiano.
Se il Sindaco di Castelnovo Monti e diversi operatori turistici si dichiarano soddisfatti, quindi, molte cose rimangono da fare per fare diventare il turismo a Castelnovo Monti una presenza strutturale e non episodica, ovvero legata solo al periodo estivo o poco più.
Di sicuro non basta l'aria buona per attirare i turisti che, in questo periodo, sono stati scoraggiati dal fare lunghi spostamenti a causa dell'aumento dei prezzi del carburante, preferendo mete meno esotiche e più a portata di mano.