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Sul sentiero che da Campo Pianelli conduce al Santuario di Bismantova, nei pressi di Fontanacornia, è apparsa una nuova statuetta raffigurante una bambina.
La nuova statuetta apparsa sul masso sul sentiero di Fontanacornia

Una storia misteriosa si nasconde tra le rocce della Pietra, sull'affascinante sentiero che conduce a Fontanacornia.

Qui, si staglia maestosa una scultura semplice e dai colori vivaci che raffigura la Madonna col Redentore, mentre accanto a lei, scolpito su un masso più basso, si erge un insolito gallo.

Questo masso affianca la sassaia che cela i resti del leggendario "Castelletto," una rocca millenaria che un tempo dominava la cima della montagna, ma che venne tragicamente sconvolta da una tremenda frana.

L'enigma del gallo accanto alla Vergine incuriosisce e viaggia nella vostra mente, sfidandovi a scoprirne il significato nascosto. Storie tramandate nel tempo narrano di un passato lontano, quando i pellegrini percorrevano quel sentiero per raggiungere il Santuario della Madonna della Pietra o per dirigersi verso la Toscana.

Si narra che i viandanti che transitavano lungo il sentiero fossero accompagnati da un insistente canto di un gallo che li distraeva dalle loro sacre meditazioni.

statuetta fontanacornia

Un giorno, un coraggioso giovane, attratto dall'idea di un pasto succulento, decise di dare la caccia al misterioso gallo. Si inerpicò tra le rocce in cerca della sorgente del canto, ma il suono lo condusse inesorabilmente verso la sassaia. In un tragico istante, il giovane scivolò in una fenditura, che improvvisamente si allargò, trasformandosi in una spaventosa voragine che lo inghiottì completamente.

Il diavolo aveva ingannato l'inesperto giovane e lo aveva trascinato nelle profondità infernali.

Di conseguenza, la voce si diffuse rapidamente tra i viandanti e la gente del luogo: il gallo era una maschera del diavolo stesso, un inganno per allontanare gli innocenti pellegrini dalla sacra meta della Madonna della Pietra.

L'enigmatico fascino della sassaia catturò l'attenzione anche dei giovani audaci. Gli anziani del villaggio condividevano storie avvincenti riguardo a un buco nella grande frana, dove, gettando un sassolino, si poteva udire il suono di una campana.

Tuttavia, bisognava scappare rapidamente, poiché si rischiava di risvegliare il diavolo che riposava nei suoi inferi, pronto ad acchiapparti.

bassorilievo di fontanacornia

Ripensando a quei racconti, la verità dietro la misteriosa chiesetta che un tempo si ergeva sulla sommità del monte inizia a emergere. Probabilmente, il campanile scomparso suonava con una grazia melodiosa, e i bambini curiosi gettavano sassolini per percepirne l'eco tra le pareti di roccia e sognare un po' di avventura.

La scultura dipinta, forse un ricordo di queste leggende o un tentativo di proteggere il sentiero sacro, sembra essere stata creata per scongiurare Satana e allontanare l'ombra del male da Fontanacornia, preservando la sicurezza del pellegrinaggio verso il Santuario della Madonna di Bismantova.

Le leggende, nel passato come nel presente, esercitano un'attrazione magnetica. Sono intrecciate nella trama del tempo, tramandate di generazione in generazione, narrate nelle notti invernali accanto al calore degli animali nelle antiche stalle. Gli anziani custodi di queste storie danno voce ai misteri del passato, intrecciando saggezza e precauzione per proteggere i giovani dagli abissi di ciò che è oscuro e insondabile.

bambina fontanacornia

Le storie del diavolo e del gallo sulle pendici della Pietra sono un richiamo alle leggende perdute nel tempo, in cui il confine tra il soprannaturale e la realtà si faceva labile, e le sfide dell'avventura erano sia entusiasmanti che temibili. Lasciatevi avvolgere dal fascino del mistero, mentre svelate il velo di queste storie antiche e tuffatevi nel passato per scoprire l'essenza nascosta tra le rocce della Madonna col Redentore e il gallo della Pietra.

Oggi, la sommità del masso su cui è stato scolpito il bassorilievo, vede apparire la statuetta di una infante che non è ben chiaro se abbia qualcosa a che vedere con la leggenda di cui sopra.

Lo spazio intorno alla roccia è stato ripulito ed è stata collocata una rudimentale panchina per consentire la sosta ed immergersi in qualche istante di raccoglimento.

La statuetta di marmo bianco si staglia contro il cielo e rivolge lo sguardo vero la sassaia e verso la Pietra.

La bambina in mano tiene un cartiglio su cui è scritto: "or lassù nel ciel beata, fra gli angeli incoronata".

cartiglio