La Rupe Dantesca
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Alla Pietra di Bismantova sono presenti vie lunghe che, più di altre, hanno contribuito allo sviluppo dell'arrampicata in questa località.
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La cittadina di Castelnovo, punto di riferimento per tutto il comprensorio dell'Appennino Reggiano, si trova nella regione Emilia-Romagna, a 45 chilometri dalla città di Reggio Emilia lungo la strada statale n. 63.
Castelnovo è noto per la Pietra di Bismantova , una delle montagne più importanti con un'altezza di 1047 m nell'Appennino settentrionale. La "Pietra" è visibile da una distanza di 30 km.
Castelnovo ne' Monti è un centro moderno con scuola di musica, piccoli negozi, supermercati, un ospedale e molti servizi sociali. La struttura socio-economica di Castelnovo si basa principalmente sul terziario.
Anche l'agricoltura ha segnato, per secoli, l'economia del paese. Si produce principalmente l'esclusivo Parmigiano Reggiano e vari prodotti del bosco, come i funghi di castagne, essiccati e confezionati in loco per l'esportazione.
Turismo
Con il turismo si aprì una nuova fonte di reddito per la zona. Oggi Castelnovo è uno dei centri con la maggiore attrattività dal punto di vista dei raduni sportivi anche se la carenza di ospitalità alberghiera finisce addirittura per limitare un settore che potrebbe ulteriormente espandersi.
Ogni anno si svolge anche un torneo di calcio della montagna, al quale partecipano diverse squadre dei paesi della zona.
La fiera di San Michele, che si svolge ogni anno a fine settembre, è un must della regione.
Storia
La storia del paese inizia nel Medioevo, quando il territorio apparteneva alla contessa Matilde di Canossa ed ebbe grande importanza durante la centenaria contesa per le investiture tra Chiesa e Impero. L'espressione “andare a Canossa”, divenuta celebre nel mondo per opera dell'imperatore Enrico IV, risale a questo periodo in cui egli dovette affrancarsi dal divieto imposto da papa Gregorio VII al suo viaggio penitenziale a Canossa nel 1077. In seguito iniziò l'era dei comuni liberi, ma ben presto subentrò il dominio dei borghi.
Dopo l'alba della Signoria, c'è stato un maggiore interesse per la zona montana, che forniva legname e altre merci e che svolgeva anche un ruolo speciale negli scambi con le regioni di versante ligure e tirrenica e le società commerciali che vi si sviluppavano. L'area fu possedimento di poche famiglie locali, come i Vallisneri e i Da Dallo, e divenne proprietà degli Estensi nel XV secolo fino all'Unità d'Italia.
Nel Novecento la zona montana reggiana conobbe una delle più grandi calamità naturali con il terremoto del 1920. Anche la presenza dei partigiani portò a molti tragici eventi.
Attrazioni turistiche
Il centro storico di Castelnovo ne' Monti si sviluppò tra il 1300 e il 1400 d.C. e intorno all'antica "Piazza degli Armamenti" (oggi Piazza del Primo Maggio) si conservano ancora pregevoli edifici architettonici del XIV, XVII e XVIII secolo.
Il Palazzo Ducale, costruito dagli Estensi tra il 1820 e il 1830, già sede dei Carabinieri e poi delle scuole superiori, oggi è in fase di ristrutturazione e si candida a diventare la nuova sede comunale.
Del Castello di Castelnovo oggi sono visibili solo pochi ruderi. La torre cilindrica del Castello di Felina del XV secolo è sopravvissuta fino ad oggi ed è chiamata "il Salame" per la sua forma.
Uno dei monumenti più belli di Castelnovo ne' Monti è la Pieve, che sorgeva prima sulla pietra di Bismantova e fu trasferita nel luogo attuale nel 1200.
Pur essendo una delle chiese più grandi e importanti di Reggio Emilia, già un secolo dopo cadeva in rovina. Nel XV secolo le chiese erano quasi 30, e il numero aumentò costantemente nei secoli successivi. Sotto uno dei più grandi strapiombi della "pietra" fu costruita nel 1400 l'eremo benedettino, oggi dsede del Centro "Laudato Sì" e il Santuario mariano .
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Il Santuario della Madonna della Pietra di Bismantova è un luogo di culto cattolico situato ai piedi della famosa roccia calcarea omonima, nel comune di Castelnovo ne' Monti, in provincia di Reggio Emilia, in Emilia-Romagna. Il santuario è stato edificato nel XV secolo su un antico luogo di culto dedicato alla Madonna, e si trova in una posizione strategica che offre una vista panoramica sulla valle del fiume Secchia e sulla catena montuosa del Appennino Tosco-Emiliano.
Il Santuario della Madonna della Pietra di Bismantova è un luogo di grande importanza storica e religiosa per la comunità locale e per i fedeli della zona. La chiesa, che è stata ampliata e ristrutturata nel corso dei secoli, conserva al suo interno numerose opere d'arte di grande valore, tra cui un pregevole altare in marmo del XV secolo e una tela del XVII secolo raffigurante la Madonna.
La devozione alla Madonna della Pietra di Bismantova è molto sentita dalla popolazione locale, che ogni anno partecipa numerosa alle celebrazioni religiose che si svolgono nel santuario in onore della Vergine. Inoltre, il Santuario della Madonna della Pietra di Bismantova è anche un luogo di pellegrinaggio per molti fedeli che vengono da tutta Italia per pregare e chiedere l'intercessione della Madonna.
Immagina di trovarti davanti a una parete di roccia scolpita dalla natura, circondato da un paesaggio verde e selvaggio. Questo è il luogo incantevole dove si trova l'eremo della Madonna della Pietra, un luogo che ha ispirato molti artisti, tra cui il grande Dante Alighieri.
L'eremo, costruito su un'antica cappella dedicata al Salvatore, risale al XIV secolo e conserva ancora oggi un affresco della Trinità nella sua parete interna. Nel corso dei secoli, la chiesetta è diventata famosa per i racconti di avvenimenti miracolistici e per la devozione popolare alla Madonna del Latte.
Nel XVII secolo, due eremiti francescani hanno apportato modifiche alla struttura per accogliere i sempre più numerosi pellegrini. Dopo essere stato abbandonato dai francescani, nel 1925 è stato affidato ai Benedettini dell'Abbazia Parmense di San Giovanni Evangelista.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'eremo ha subito un radicale restauro, che ha mantenuto il suo carattere semplice ed elegante, invitando alla preghiera e al silenzio. La struttura ad aula unica, con due cappelle laterali, conserva preziosi affreschi del XV secolo, tra cui quello della Trinità, che attira molti visitatori durante le cerimonie della Marcia Penitenziale, che si celebra il 13 di ogni mese da maggio a ottobre.
Non perdere l'occasione di visitare questo luogo magico e scoprire la storia e la spiritualità che si celano dietro ogni pietra.
Vieni a scoprire un luogo davvero unico, dove la bellezza della natura si fonde con la ricchezza della storia millenaria e la spiritualità. La "Vedetta dell'Appenino" come la definiva il poeta Giosuè Carducci e visitato anche dal grande Dante Alighieri, che ne ha scritto nel IV canto del Purgatorio.
Nel nuovo centro Laudato Si' restaurato con i più alti standard di bioedilizia, potrai ammirare un museo ispirato alla custodia del creato e alla geologia, nonché una biblioteca dove potrai consultare tutte le pubblicazioni su Bismantova, una mediateca e un centro polivalente per attività culturali e per i visitatori.
Il 3 luglio 2021 l'Eremo Benedettino e il nuovo Centro Laudato Si' sono stati inaugurati e riconsegnati alla fruizione di tutta la popolazione.
I quasi 1000 metri quadrati su cui si estende il complesso architettonico, compresi esterni ed interni, sono il frutto di un complesso intervento che ha visto l'utilizzo di materiali bio-ecologici, il recupero delle acque meteoriche e la soppressioni di eventuali barriere architettoniche, il tutto nel rispetto e tutela dell'avifauna della zona.
Il seminterrato accoglie i turisti e visitatori e garantisce il collegamento con le sale espositive, mentre al piano terra si trova il Santuario, al primo piano la biblioteca, l'archivio e la zona bacheche, oltre ad ampi spazi per la sosta, lo studio e la contemplazione della natura circostante. Infine, al secondo piano sono raggruppati gli uffici di servizio della Protezione civile, del Centro regionale delle guide alpine, del Cai, dei Carabinieri forestali e delle associazioni G&T e Legambiente.
In seno alla biblioteca si trovano tutte le più interessanti pubblicazioni su Bismantova che spaziano dall'ambito religioso a quello letterario, da quello geologico ed alpinistico per arrivare a quello turistico ed archeologico.
La mediateca ospiterà attrezzature con connessione e disponibilità del Centro studi religioni del mondo presso l’Università di Harvard, mentre dall'Università di Yale arriverà il materiale riguardante il Forum su Religione ed Ecologia.
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La Pietra di Bismantova è lo scenario perfetto per una giornata di scoperta indimenticabile. Dalle viste panoramiche, questo gioiello che si staglia inconfondibile ti farà sentire come se fosti stato trasportato in un altro tempo e luogo.
Respira l'aria fresca e pulita mentre cammini fino alla cima della Pietra di Bismantova. Una volta raggiunta la cima, guardati attorno e ammira il panorama mozzafiato.
La geologia della Pietra
La Pietra di Bismantova è una meraviglia geologica unica che si trova lungo lo spartiacque tra le valli del Secchia e dell'Enza.
Con un profilo a "mesa" caratteristico, è composta da calcareniti mioceniche della Formazione di Pantano e verso la base dalla Formazione di Contignaco-Marne di Antognola. Le sue bellissime rupi mostrano interessanti strutture sedimentarie, messe in risalto dall'erosione selettiva, faglie e mesofaglie che sezionano la roccia.
La Pietra di Bismantova è un importante riferimento stratigrafico e un'area di studio per gli scienziati e gli appassionati di geologia. Nella piazzetta dell'Eremo, si può osservare la base delle calcareniti e seguire le marne selciose della Formazione di Antognola lungo il sentiero.
Inoltre, la Pietra di Bismantova offre anche un'esperienza emozionante per gli amanti dell'avventura all'aria aperta. Il fianco Sud-Est della rupe è caratterizzato da una faglia inversa che rialza il substrato ligure con un rigetto di oltre 400 metri.
Ai piedi della parete si sviluppa una estesa falda di detrito, mobilizzata lungo il versante est da una frana per colamento, sulla quale si spostano i grandi massi caduti dalla soprastante parete, in direzione di Fontana Cornia.
Ci sono anche diverse cavità naturali lungo le pareti della Pietra di Bismantova, che offrono un'altra opportunità per esplorare questo luogo straordinario. Venite a scoprire la bellezza unica della Pietra di Bismantova!
Una giornata completa di esplorazione della montagna di Bismantova, una vera fortezza naturale
Un anello di sentieri circonda la parte inferiore della rupe da essi si dipartono le vie di arrampicata, un vero paradiso per gli alpinisti esperti che vogliono provare il brivido dell'arrampicata a parete su uno dei massicci più affascinanti, per gli amanti di questo sport..
Vista da sotto, la Pietra affascina per l'imponenza delle sue rocce a strapiombo, vista da sopra affascina per lo spettacolo che offre allo sguardo, libero di spaziare a 360 gradi.
Il pianoro sommitale
Escluse le vie di arrampicata, sono due i sentieri principali che conducono alla vetta: il primo e più famoso è quello che parte da Piazzale Dante e poi dall'Eremo della Pietra.
Il secondo sentiero è meno conosciuto ma più agevole, in quanto è una carraia che si inerpica fino alla sommità e che era anche la via isata dagli agricoltori che, un tempo, si occupavano della coltivazione del foraggio, sulla sommità della Pietra.
Immaginate di trovarvi in cima a una terrazza naturale che lascia a bocca aperta, dove potrete ammirare un panorama a 360 gradi su pareti rocciose scolpite dalla natura, pendii verdeggianti e i maestosi Gessi Triassici. Con una giornata di cielo limpido, potrete spaziare con lo sguardo dalle montagne degli Appennini alle Alpi.
Un tempo, qil pianoro sommitale vedeva prati e campi coltivati. Oggi, con l'abbandono degli terreni agricoli negli anni '50 e '60, gli arbusti ed alberi hanno ripreso il loro posto originario creando un ambiente in continuo cambiamento e un paesaggio in evoluzione, frutto dell'interazione tra la natura e l'uomo.